L’ esposto congiunto Pizziol-Cianci presentato all’ Ordine dei Medici di Padova il 1-11-22 riceveva la seguente risposta:
“Egregio
Nel riscontrare la sua richiesta desidero informarla che – esaminata attentamente la sua segnalazione del 1-11-22 a carico dei dottori Cianci Vito e Pizziol Alessandra – non ravvisando in capo ai predetti sanitari alcuna violazione del codice deontologico ho disposto in data 14-2-23 l’ archiviazione della pratica“
Successivamente il dott. Crisarà ha fornito la seguente precisazione:
Il provvedimento di archiviazione di un esposto quale quello da me assunto in data 14-2 nei confronti dell’ esposto da lei presentato contro i dottori Cianci e Pizziol è un atto discrezionale che il presidente dell’ ordine assume sotto la propria responsabilità ai sensi dell’ art. 39 del DPR n. 221/1950, quando non ravvisa nei fatti esposti violazioni del codice deontologico che possano formare oggetto di un procedimento disciplinare.
Sorvolando sul fatto che le prerogative di autonomia del presidente si fondano – come potete vedere – su un Decreto Legge di 75 anni fa, che naturalmente a nessuno dei burocrati della Medicina interessa cambiare, si presti attenzione all’ espressione “…assume sotto la propria responsabilità…”: un’ affermazione pomposa che in realtà NON SIGNIFICA ASSOLUTAMENTE NULLA perchè NESSUN ENTE supervisiona direttamente l’ attività disciplinare degli OdM nè ha potere sanzionatorio nei loro confronti.
In effetti esiste la possibilità di presentare un ricorso al CCEPS, acronimo che sta per Commissione Centrale Esercenti Professioni Sanitarie…ma è riservato UNICAMENTE…all’ incolpato!
Sì, avete capito bene: al massimo è concesso al medico che fosse stato eventualmente sanzionato presentare ricorso per provare a farsi annullare la sanzione.
All’ “esponente” invece NON è riconosciuta alcuna qualità, tanto che NON può neppure costituirsi parte nel procedimento (ad esempio fornendo la propria testimonianza in presenza), il che significa che ogni via successiva all’ esposto per far valere le proprie ragioni gli è rigorosamente PRECLUSA.
Dunque, in cosa si esplicherebbe in concreto questa “responsabilità” di cui il Crisarà ciancia?
E nei confronti di quale soggetto?…
E’ pur vero che l’ esponente in alternativa può adire direttamente l’ Autorità Giudiziaria e perseguire il professionista attraverso un’ azione legale vera e propria, ma esiste tutto un limbo di comportamenti illeciti, come quelli ivi rappresentati, che sono borderline, o del tutto fuori dalla possibilità di azione di una corte penale grazie anche alla massiccia depenalizzazione voluta dalla FNOMCEO (la federazione che rappresenta politicamente TUTTI gli OdM del Paese ma che – a sua volta – NON ha alcun potere sanzionatorio nei confronti degli stessi…) con la chiara conseguenza che il medico lazzarone la fa franca, o, al massimo, come nel caso del dott. Di Palma (ma ce ne sono TANTI, TROPPI altri…) anche in caso di condanna beneficerà della sospensione condizionale della pena continuando ad esercitare indisturbatamente perchè l’ UNICO organo che potrebbe pregiudicargli la carriera o addirittura ritirargli l’abilitazione (ovvero l’ Ordine dei Medici) NON lo fa.
Ma chi è il dottor Domenico Crisarà, ovvero il presidente dell’ Ordine dei Medici di Padova che ha archiviato direttamente il mio esposto relativo alla mancata diagnosi di una malattìa mortale, senza neppure scomodare gli incolpati nè la Commissione Disciplinare?
E’ lo stesso presidente che – in compenso – con estrema solerzia ha APERTO TRE procedimenti nei confronti di altrettanti medici specializzandi, con la convocazione degli stessi dinanzi alla Commissione, per valutare attentamente le conseguenze del fatto di non aver rispettato il dress code del buon medico nella foto sul tesserino di riconoscimento.
Quando si dice “avere il senso delle priorità”…
E quanto vale la sua integrità?
E’ interessante sapere che a carico del dott. Crisarà nel febbraio 2024 è stato presentato alla Procura della Repubblica di Padova un esposto-denuncia per appropriazione indebita.
Pare che sotto la sua gestione siano spariti circa 100mila euro dalle casse del sindacato di cui era presidente, ennesimo incarico ricoperto da questo volenteroso ed intraprendente professionista oltre a quello già di presidente dell’ OdM e a quello di MMG con circa 1500 pazienti in carico…
Il Crisarà naturalmente respinge ogni accusa, ma ad oggi non ha saputo fornire una spiegazione alternativa plausibile, soprattutto in considerazione del fatto che pare fosse l’ unico ad avere accesso alla cassa dell’ ente…
Le indagini, alla data attuale sono ancora in corso, sarà interessante seguire gli sviluppi della vicenda.
Intanto continua ad esercitare come MMG.
Come presidente dell’ Ordine dei Medici di Padova ha cessato l’ incarico a dicembre 2024.
E…se riconosciuto penalmente colpevole, dal punto di vista disciplinare il dott. Crisarà sarà giudicato?
Se sì, da chi? Con quale sanzione?
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