In questo articolo parleremo diffusamente del comportamento degli ordini dei medici (che descriverò per brevità come OdM) con i quali ho avuto a che fare nel corso di questa torbida vicenda; vedremo come pur essendo distinti e distanti tra loro (per chi non lo sapesse, ogni provincia ha un proprio OdM) hanno in realtà adottato atteggiamenti molto simili nella valutazione disciplinare dei medici segnalati e hanno entrambi negato l’ accesso a dati ed informazioni alle quali un cittadino – a mio parere – dovrebbe poter normalmente accedere. Discuteremo anche del vuoto legislativo in materia e di come questo apra ad arbitrarietà di ogni tipo rendendo gli Ordini professionali alla stregua di confraternite dedite all’ autotutela e decisamente disinteressate a cambiare in qualsiasi modo lo status quo.
Prima di proseguire faccio notare che in entrambi i casi (Benevento e Padova) si è provveduto con la massima solerzia a disimpegnare i medici segnalati da qualsiasi azione disciplinare, con l’ unica differenza che a Benevento il presidente dell’ Ordine dei Medici dott, Pietro Ianniello ha pilatescamente demandato la decisione alla Commissione Disciplinare (che si è pronunciata ovviamente all’ unanimità), mentre a Padova il presidente dell’ Ordine dei Medici dott. Domenico Crisarà ha assunto, come abbiamo visto, l’ archiviazione diretta dell’ esposto sotto la propria responsabilità (in concreto inesistente).
Devo dire che l’ inerzia di entrambi gli Ordini professionali NON ha mancato di insospettirmi fin dal primo momento.
Certo, non mi aspettavo la radiazione o provvedimenti particolarmente incisivi, ma almeno un ammonimento, una tirata di orecchi, un buffetto sulla guancia del medico lazzarone, sì.
Invece ho dovuto constatare che è stata garantita la TOTALE IMPUNITA’ in entrambi i casi.
E questo mi ha fatto saltare la mosca al naso e mi ha indotto ad approfondire:
E se l’ inerzia fosse una prassi abituale, soprattutto nei confronti degli esposti prodotti dalla comune cittadinanza?
Che garanzie un Ordine dei Medici è in grado di offrire circa la propria imparzialità nella valutazione di un esposto?
Quanti esposti vengono ricevuti annualmente?
Quanti medici vengono effettivamente sanzionati a livello disciplinare in proporzione agli esposti ricevuti?
Quanta trasparenza c’è sull’ attività disciplinare dell’ ente?
In definitiva, gli OdM sono affidabili ed in grado di adempiere ad uno dei loro fondamentali (ma a quanto pare dimenticati) compiti istituzionali ovvero garantire il privato cittadino dagli abusi ?
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